Pietro Avoscani

1816 - 1891

Ersilio Michel, nella sua opera "Esuli Italiani in Egitto" ci informa che Pietro Avoscani, figlio del conte Francesco, nato a Livorno, nel 1816, era fratello di Camillo Avoscani, direttore dell'Arsenale militare di Alessandria d'Egitto impiantato dal Vaccarini, e comandante, col grado di capitano della Marina egiziana, di una nave militare egiziana che partecipo' alla battaglia di Navarino del 1827.

Giunto in Alessandria il 28 marzo 1837, dopo avere parteggiato a Livorno per la "Giovine Italia", e dotato di particolare capacita' artistica, Pietro Avoscani accettava di porsi a servizio del Governo egiziano, assumendo la direzione dei lavori per la costruzione del Palazzo khediviale di Ras el-Tin di cui egli stesso prendeva ad eseguirne la parte decorativa.

Alessandria - Palazzo khediviale di Ras el-Tin

Terminati i lavori, e colpito dalla morte del fratello Camillo, Pietro Avoscani partiva per un lungo viaggio artistico e diplomatico, incaricato dal Vicere' Mohammed Ali, alla volta della Grecia, Turchia, Russia, Germania e Italia. Prima di partire, si faceva promotore nel 1841 di una sottoscrizione per innalzare al Cairo una statua equestre di Mohammed Ali in segno di gratitudine per avere accordato la liberta' di commercio.

Di ritorno ad Alessandria, Pietro Avoscani riprendeva la sua attivita' con la decorazione del Palazzo Gabari, nel 1846, nella cui gran sala eseguiva egli stesso un magnifico bassorilievo rappresentante il tributo d'Alessandro Magno. In occasione del matrimonio di Kiamil Pascia', del ritorno di Ibrahim Pascia' da Napoli e di Mohammed Ali da Costantinopoli, Pietro Avoscani assolse l'incarico dell'addobbo di piazze, vie, ed edifici pubblici e, insieme, della direzione delle cerimonie e dei divertimenti.

Ma Pietro Avoscani non abbandonava le sue attivita' sociali: insieme ad altri connazionali fondava uno stabilimento librario italiano e, nel 1848, inviava in Italia generosi soccorsi ai patrioti. In occasione di un suo viaggio in Toscana, il console sardo di Alessandria scriveva: "Col vapore francese del 20 e' partito di qui un tal sig. Avoscani, suddito toscano, disegnatore e pittore decoratore, coll'incarico di far eseguire in Carrara alcuni lavori in marmo commissionatigli dal Vicere' ....... Si e' fatto qui rimarcare pei suoi principi politici e pei rapporti con i settari in Italia ....... E' conosciuto come uno dei capi del comitato della "Giovine Italia" esistente in questa citta'. In tale sua qualita' prese ultimamente il lutto per la morte dei fratelli Bandiera ed apri' una sottoscrizione per un servizio funebre in loro memoria."

Il successore di Mohammed Ali, Abbas Pascia', lo incarico' di decorare il Palazzo dell'Abbassieh e quello di Helmieh.

Nel 1862 il conte Zizinia gli affidava la costruzione del Teatro Zizinia, il massimo teatro di Alessandria, ispirato al Teatro Lirico "La Scala" di Milano.

Alessandria - Teatro Zizinia

La facciata era costruita in ornati di terra cotta della Ditta milanese Andrea Boni , ma purtroppo le sue fondazioni erano precarie ed esso dovette essere demolito nel 1916.

Con il regno di Ismail Pascia', Pietro Avoscani progetto' il Mercato Internazionale di Minet el-Basal, detto comunemente la Borsa del Cotone.

Nel 1869, in previsione dell'inaugurazione solenne del Canale di Suez, Ismail Pascia' gli commissiono' la costruzione del Teatro dell'Opera del Cairo. Avoscani lo dovette costruire in 6 mesi e per fare in tempo lo costrui' in legno ! In seguito la parte posteriore fu ricostruita in pietra dall'arch. italiano Salomon

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Il Cairo - Teatro dell'Opera

Non avendo Giuseppe Verdi terminato in tempo l'opera Aida, commissionatagli dal khedive Ismail, il Teatro fu inaugurato con la rappresentazione del Rigoletto, il 1° novembre 1869, alla presenza dell'Imperatrice Eugenia, moglie di Napoleone III, e del Khedive Ismail Pascia'. Purtroppo questo Teatro, molto amato anche dagli stessi egiziani, fini' divorato da un incendio (doloso?) in una notte del 1971.

Pietro Avoscani fu anche l'ideatore del grande e maestoso lungomare (la "Corniche") che unisce Ras el-Tin a Ramleh. La sua costruzione non pote' pero' essere iniziata dall'Impresa Almagia' prima del 1899.

Pietro Avoscani moriva in Alessandria il 1° marzo 1891.