Nato al Cairo e laureatosi a Roma nel 1893, dopo avere fatto un tirocinio nel Ministero dei LL.PP del Cairo, partecipò al rilievo planimetrico dell'antica fortezza romana di Babilonia (Kasr el-Chamaa) la cui monografia fu pubblicata dall'Institut Egyptien. Continuò le ricerche sull'architettura antica con lo studio della Moschea Sultan Hassan i cui risultati furono pubblicati in una monografia edita dal Comitato dell'Arte Araba nel 1899.

Stretto collaboratore del Capo Architetto del "Comité de Conservation des Monuments de l'Art Arabe", l'arch. ungherese Max Herz, ebbe l'occasione di specializzarsi nell'Arte Araba, eseguendo importanti lavori di restauro nelle Moschee Darb El-Ahmar, El Mardani, Inal el-Atabeki, El-Gouri, Mahmoudieh, Kalaoun, Tatare l-Hegzieh.

Nella moschea di Sultan Hassan consolidò le strutture ed il minareto pericolante, e nella moschea di El-Rifai progettò le strutture mancanti completando così la sua costruzione dopo che questa era stata abbandonata per circa 30 anni a causa di difetti tecnici della struttura imputabili al progettista originario. I lavori di El-Rifai durati 6 anni gli guadagnarono la stima e l'ammirazione del popolo e delle autorità egiziane e italiane. Gli fu anche elargita la Medaglia d'Oro all'Esposizione di Torino del 1911.

Nel 1910 fu nominato Cavaliere del Regno.

1. Seminario Copto di Tahta (Alto Egitto) 2. Palazzo della Missione Africana (Kasr el-Nil, Cairo) 3. Sede della società "Anglo-Egyptian Cigarette Co." (Bab el-Louk, Cairo) 4. Scuole Fedawieh (quartiere Ismailieh, Cairo) 5. Villa del Direttore dell'Ospedale di Kasr el-Eini (Cairo) 6. Palazzo Apostolidis (quartiere Ismailieh, Cairo) 7. Palazzo Lichtman (Khamzawi, Cairo) 8. Edificio del Crédit Foncier (quartiere Esbekieh, Cairo) 9. Villa Max Herz (Kasr el-Dubara, Cairo) 10. Palazzo Galetti (sul Khaleg)

Il portale della moschea prima del restauro Sezione del fabbricato, disegno eseguito dall'arch. Silvagni