Le Moschee di Sultan Hassan e di El Rifai

 

A sinistra la moschea del Sultano Hassan, una delle più belle moschee del Cairo. Fu eretta nel 1356 da Ibn Bilik el-Mohsini. L'ingresso principale è a forma di volta a stalagtiti decorata con marmo verde. Concepita inizialmente come una madrasa (moschea-scuola) per le quattro correnti di pensiero della fede islamica (Hanefiti, Hanbaliti, Malkiti e Chafeiti), la moschea è stata progettata con una forma a croce, con le quattro scuole sistemate intorno al cortile centrale (sahn)

A destra, la moschea di El Rifai, affiancata alla moschea Sultan Hassan. Iniziata dall'Arch. Hassan Pacha Fahmi negli anni 1860, rimase incompleta a livello delle mura perimetrali. Nel 1906 il "Comité pour la Conservation des Monuments de l'Art Arabe" diretto dall'arch. Patricolo, succeduto all'arch. austriaco Max Herz bey, incaricò l'arch. Carlo Virgilio Silvagni di Roma di progettare la copertura e di completare la Moschea con le decorazioni interne ed esterne.

Decorata all'esterno con marmo italiano, legno di cedro e ornamenti in avorio, all'interno i soffitti in legno furono decorati con motivi geometrici di ispirazione islamica da mio zio Letterio_(Elio) Prinzivalli assieme a mio nonno Enrico, quest'ultimo specializzato nelle decorazioni floreali, il cosiddetto "barocco ottomano".

 

La moschea costituisce di fatto il Pantheon del Cairo. Vi sono collocati le tombe di alcuni Sultani, del Kedive Ismail Il Magnifico, di sua figlia, del re Fuad I e di re Faruk. Recentemente è stata ospitata la tomba dell'ex Scià di Persia.

La tomba di Re Fuad I

Opera dell'arch. Ernesto Verrucci bey