Giuseppe Ungaretti

(1888-1970)

Nasce ad Alessandria d'Egitto il 10 febbraio 1888.

Il padre, Antonio, è un contadino lucchese emigrato in Egitto per lavorare allo scavo del Canale di Suez ma nel 1889 contrae una grave malattia e muore. La madre Maria Lunardini, che gestisce un forno alla periferia di Alessandria, lo educa ad uno scrupoloso ricordo di quell'evento luttuoso: ogni settimana si andava «al camposanto, dove passavamo ore in preghiera che dovevo seguire, che dovevo accompagnare». A nove anni inizia gli studi all'Istituto Don Bosco di Alessandria, un collegio dove aveva studiato anche Marinetti. A 16 anni prosegue gli studi superiori, seguendo anche corsi di diritto, all'Ecole Suisse Jacot, la migliore scuola di Alessandria.

Frequenta la "Baracca Rossa", un ritrovo internazionale di anarchici, che ha il fervente organizzatore in Enrico Pea, versiliese, trasferito a lavorare in Egitto. Viene organizzata dalla "Baracca Rossa" un'azione per liberare i marinai russi dell'incrociatore Potiomkin, ammutinati nel porto di Alessandria e arrestati. (la nave russa si trovava nel Mediterraneo per portare soccorso ai terremotati di Messina). Anche Ungaretti viene processato, presso il Consolato d'Italia in base alle leggi delle Capitolazioni: ci fu poi un'assoluzione generale.

Toccherà il suolo italiano nel 1912, ormai ventiquattrenne, dopo averlo lungamente sognato e amato attraverso i racconti dei familiari. Dopo anni di "deserto", di paesaggio senza confini, approda in Europa come in una terra promessa. La Patria e la Storia rappresentano dunque per l'emigrato una conquista, e forse solo da questo nomade in cerca delle proprie radici potevano scaturire le parole esenziali della nuova poesia. Sbarca a Brindisi, vede rapidamente Roma, si ferma un poco a Firenze e nell'autunno è a Parigi.

Frequenta i caffè letterari di Parigi, conosce Léger, Apollinaire. E' in contatto con Severini, Braque, Soffici. Conosce Picasso, Modigliani, De Chirico. Frequenta l'università, a lettere. Muove i primi passi a fianco dell'Avanguardia, ma a differenza dell'altisonante e protestatario movimento futurista, Ungaretti non si limita al gesto negativo: per lui la parola è nuova se sa recuperare "la lunga, millenaria serie di sforzi verso l'espressione"

Nel 1914 rientra in Italia per prendere un titolo di studio: l'abilitazione all'insegnamento della lingua francese. E' il periodo della campagna interventista: Ungaretti partecipa attivamente alla campagna facendo comizi. Ha noie con la polizia: è arrestato. Supera l'esame, insegna a Milano: è ormai in attesa del richiamo alle armi, non può più rientrare in Egitto.

Nel dicembre 1915 è al fronte. Trascorre l'intero 1916 tra prima linea e retrovie. Scrive "Il Porto sepolto". Nel 1918 il suo reggimento viene trasferito in Francia. Giunge a Parigi in concomitanza con l'armistizio. Lavora come giornalista. Vallecchi pubblica i suoi libri. Si sposa il 3 giugno 1920 con Anne Jeanne Dupoix, francese di Clermont Ferrand.

Nel 1920 rientra in Italia e si stabilisce a Roma: ha un incarico presso l'ufficio stampa del Ministero degli Esteri. La moglie insegna francese. Frequenta il Caffè Aragno. L'anno 1928 è quello della piena conversione alla religione cattolica, dopo un periodo passato a Subiaco nella settimana di Pasqua. Ungaretti ha quarant'anni

Nel 1932 riceve il primo riconoscimento ufficiale: il premio del Gondoliere assegnato a Venezia. Quattr'anni dopo è invitato a insegnare letteratura italiana all'Università di San Paolo del Brasile. Lo accetta anche in funzione delle condizioni economiche che gli sono proposte e che, finalmente, consentono un certo benessere alla sua famiglia. Nel 1942 è costretto a rientrare in patria, dopo l'entrata in guerra, anche del Brasile contro l'Asse. E' nominato Accademico d'Italia e gli viene conferito un insegnamento universitario a Roma per "chiara fama"

Dopo la guerra è sottoposto a procedimenti di epurazione: nessun addebito da muovergli. L'insegnamento all'Università gli viene confermato, e nel 1949 riceve il premio Roma per la poesia. E' eletto nel 1962, presidente della Comunità europea degli scrittori, tiene un ciclo di lezioni alla Columbia University di New York, riceve il premio internazionale di poesia Etna-Taormina

In occasione degli ottant'anni riceve solenni onoranze da parte del Governo Italiano. A 82 anni torna negli USA per ricevere un premio all'Università di Oklahoma. A New York si ammala. Rientra in Italia e si stabilisce per curarsi a Salsomaggiore. Muore all'improvviso a Milano la notte del 1° giugno 1970.

Alcuni siti dedicati a Giuseppe Ungaretti:

Le sue più belle poesie: http://www.alfa.it/collabor/cris/Ungaretti.htm

Altre poesie: http://www.club.it/autori/giuseppe.ungaretti/poesie.html

Ancora poesie: http://www.glue.umd.edu/~ugo/poetry/ungaretti.html

Ungaretti prosatore: http://www.cilento.microsys.it/~pop/cultura/ungaret.htm

Le poesie di guerra (in inglese): http://www.worldwar1.com/sfip1.htm

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